Articoli

Propongo qui sotto alcuni degli articoli scritti in questi anni, con i link alla pagina web dove potete leggerli integralmente.

 

Africa – Grandi Laghi: Finché le armi proliferano…

Mentre dalle Nazioni Unite giungeva la notizia dell’approvazione del primo trattato mondiale che limita il commercio di armi, negli stessi giorni i gesuiti riuniti a Nairobi decidevano di focalizzare il loro impegno per individuare vie concrete d’azione di fronte alla perenne crisi dei Grandi Laghi. E individuavano il contrabbando di armi leggere come (con)causa su cui concentrare i propri sforzi. © Il Regno (8-2013)

 

Violenza. La difficile liberazione

Il 14 febbraio 2013 forse passerà alla storia come il giorno della rivolta delle donne. Andando oltre gli stantii e consumistici festeggiamenti di rito per San Valentino, e in risposta a un caso di violenza di gruppo su una ragazza indiana, uccisa dalla bestialità maschile, le donne di tutto il mondo hanno scelto proprio il giorno degli innamorati per darsi appuntamento nelle piazze per un flash mob, una danza allegra e gioiosa, tutte insieme, per dire NO a ogni forma di violenza di genere. © Missione Oggi (marzo 2013)

Africa – Repubblica democratica del Congo: la via dolorosa delle donne

Novantacinque donne violentate a dicembre nel solo campo profughi di Mugunga III, alle porte della città congolese di Goma: l’ultima denuncia in ordine di tempo viene da Medici senza frontiere e riguarda non il numero totale, ma solo le vittime che loro hanno avuto in carico. Il mese precedente era stata l’UNICEF a contare 117 casi di stupro nella stessa zona. Da quando il movimento ribelle M23 ha preso le armi contro il governo centrale (Regno-att. 20,2012,700), i casi di violenza sessuale sono tornati a salire drammaticamente, se mai erano calati: lo stupro è stato spesso utilizzato come un’arma in tempo di guerra, ma forse mai come in Congo è stato pianificato e messo in atto su vasta scala. Nei conflitti armati che si sono susseguiti senza posa dopo il genocidio ruandese del 1994 nella regione orientale del Kivu, al confine con il «paese delle mille colline», la conta è macabra: fra i cinque e gli otto milioni di morti, e donne di ogni età derubate di quanto hanno di più caro: violentate, mutilate, torturate con una crudeltà inenarrabile. Donne lasciate vive, ma morte dentro. E morte socialmente. Emarginate, abbandonate a loro stesse, scaricate dalle famiglie, considerate un’ignominia. Un’emergenza nell’emergenza. Per non parlare dei bambini nati dalle violenze. © Il Regno (2-2013)

Sulle tracce di Joseph Kony. IL FOLLE DELL’AFRICA CENTRALE

C’è qualcuno che neppure i satelliti della Cia riescono a scovare. È ricercato dalla Cpi. Ma riesce sempre a farla franca.
Si nasconde in Uganda, Sudan, Congo, Centrafrica. Joseph Kony pare inarrestabile. Da oltre vent’anni imperversa col suo folle esercito nel cuore dell’Africa, senza che nessuno riesca a fermarlo. A dispetto dei video propagandistici di sedicenti Ong Usa. © Missioni Consolata (giugno 2012)

IL MOSTRO DEL LAGO. Mokele Mbembe, il terrificante mistero del Congo

Da decenni scienziati occidentali vanno in cerca di una strana e possente creatura che, secondo diverse testimonianze, vivrebbe in un’isolata palude nel bel mezzo della foresta equatoriale (p. 66-67) © Africa (maggio-giugno 2012)

NASCE IL PRIMO TABLET AFRICANO

Arriva da Brazzaville l’erede di Steve Jobs (p. 35) © Africa (maggio-giugno 2012)

RD Congo. Elezioni presidenziali e legislative insanguinate. SCOMPARSI DUE MILIONI DI VOTI

Almeno 18 morti, oltre 100 feriti gravi, guerriglia urbana in capitale. Questo il terribile bilancio delle elezioni nel paese più ricco di minerali dell’Africa. E Joseph Kabila, dopo 11 anni di regno incontrastato, è confermato presidente. Ma c’è chi parla di «colpo di stato elettorale». © Missioni Consolata (marzo 2012)

CONGO: VESCOVI CONTRO I BROGLI

La tensione non accenna a diminuire, nella Repubblica democratica del Congo, dopo la proclamazione dei risultati delle elezioni presidenziali, che hanno riconfermato alla guida del Paese Joseph Kabila, con il 48,95% delle preferenze, mentre l’eterno sfidante Etienne Tshisekedi si sarebbe fermato al 32,33. L’anziano oppositore contesta l’esito e si dichiara presidente eletto. © Jesus (gennaio 2012)


UGANDA: AMBIZIONI DA POTENZA REGIONALE

È di metà ottobre la notizia che gli Stati Uniti inviano cento militari in Africa centrale, per supportare la lotta al Lord’s Resistence Army di Joseph Kony, la cruenta  ribellione che per vent’anni ha terrorizzato il nord dell’Uganda e che dal 2006 sconfina in Repubblica Centrafricana, Sud Sudan e nell’estremo nord della Repubblica Democratica del Congo. Secondo Barack Obama, che ha personalmente acconsentito all’operazione, i militari Usa, pur esperti ed equipaggiati al meglio, non avranno compiti operativi sul terreno ma solo di affiancamento agli eserciti locali che da tempo cercano in modo infruttuoso di stanare il sanguinario leader. © Missione Oggi (gennaio 2012)


RICONCILIAZIONE ALLA RUANDESE. Intervista a mons. Rukamba

© Jesus (n. 7, luglio 2011)

INCUBO NUCLEARE. L’inquietante reattore di Mobutu

Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Sulle colline della periferia, proprio dove sorge la malandata università pubblica, c’è un complesso bianco e azzurro. E’ il Cren-K, il Centre régional d’études nucléaires… © Africa (n.3, maggio-giugno 2011)

DOSSIER: GIOVANI E MISSIONE. PREPARARE IL FUTURO

©Missione Oggi (marzo 2011)


IN TANDEM, CONTRO LE ARMI NUCLEARI

Wolfgang e Brigitte Schlupp-Wick, tedeschi, sono partiti a luglio da Mutlangen, vicino a Stoccarda, pedalando alla volta di Teheran. In bici, per affermare il valore della pace. © Famiglia Cristiana (25/11/2010)

UNA MORTE ANNUNCIATA

Floribert Chebeya si batteva per i diritti umani nelle Repubblica democratica del Congo. È stato ucciso mercoledì scorso. Omicidio politico, secondo molti del suo entourage. La testimonianza di chi l’ha conosciuto. © Nigrizia


AFRICA, (IN)DIPENDENZA OGGI

Dossier. Un bilancio, a cinquant’anni dall’indipendenza. A cura di Giusy Baioni e Franco Ferrari ©Missione Oggi

IL VERDE NON E’ PIU’ IL COLORE DELL’AFRICA

Il polmone dell’Africa è gravemente malato. Nelle foreste del bacino del Congo è in atto uno scempio ecologico. Principale imputato: le imprese europee del legname. © Afriche (maggio 2010)


DOSSIER: UN SOGNO DI MEZZA ESTATE

Le esperienze estive dei giovani in missione: pro e contro. A cura di Giusy Baioni. © Missione Oggi


GUINEA BISSAU, LA POLITICA IN MANO AI NARCOS

Anni di instabilità in Guinea Bissau hanno visto militari e politici corrotti fare affari con i narcotrafficanti. A farne le spese la popolazione, non solo per l’assenza dello Stato, ma perché la coca affligge ogni strato sociale, bambini inclusi. E le ombre sul neoeletto presidente non fanno pensare a un futuro diverso. © Narcomafie

GUINEA BISSAU, INSTABILITÀ E NUOVI TRAFFICI

Una interminabile scia di sangue: non c’è pace per la Guinea Bissau, l’ex colonia portoghese dell’Africa Occidentale, al confine con il Senegal. Tra la notte del primo e l’alba del 2 marzo, a poche ore l’uno dall’altro, sono stati assassinati il generale Batista Tagmé Na Waié, capo di stato maggiore, ed il presidente in carica, João Bernardo Vieira, detto “Nino”. 69 anni, protagonista con alterne vicende della vita politica guineense da circa un quarto di secolo, Vieira era stato rieletto alla presidenza nel 2005, nove anni dopo la fine della guerra civile (1998-99) che lo aveva estromesso dal potere. © Missione Oggi (giugno-luglio 2009)


BURUNDI AL BIVIO

Manca un anno alle elezioni: rispetto ai vicini, il turbolento Congo ed il problematico Rwanda, di certo il Burundi non è al centro delle cronache, né delle attenzioni internazionali. Eppure, il panorama politico e le soluzioni adottate dal piccolo Paese dei Grandi Laghi meritano un approfondimento: dopo un decennio di guerra civile e una transizione durata tre anni, nell’agosto 2005 si sono tenute le prime elezioni democratiche postbelliche. Solo un passo, seppur importante, verso una pace duratura, che ora andrà consolidato. ©Missione Oggi (novembre 2009)

SUDAFRICA, UN COINVOLGIMENTO DEBOLE

“Un evento che ha avuto poco o quasi niente risonanza qui in Africa australe”: sono parole nette, quelle di p. Efrem Tresoldi, comboniano che da anni vive a Pretoria, dove dirige il Worldwide Media Centre. Così spiega le ragioni del flop: “Credo che il Sinodo non sia partito bene fin dall’inizio, …” © Missione Oggi (ottobre 2009)

DIABETE? SI CURERA’ CON UNA PIANTA

Dalla Nigeria giunge una buona notizia
Nel mondo ci sono oltre centoventi milioni di persone malate di diabete.
Ora, a sorpresa, arriva un nuovo farmaco naturale scoperto da un medico nigeriano.
© Africa (settembre-ottobre 2009)

DOPO IL MALE, LA SPERANZA DI UN NUOVO PERCORSO

«Sono nato in una famiglia antifascista, per metà cattolica e per metà valdese». Arrigo Cavallina negli anni di piombo è stato il fondatore e l’ideologo dei Pac, i Proletari armati per il comunismo. Il “maestro” di Cesare Battisti. Fu tra i primi a sperimentare il carcere duro e uno degli ideatori del movimento della dissociazione. Oggi vive a Verona, dedicandosi a tempo pieno all’universo carcerario con l’associazione “La fraternità”. © Jesus (n. 5, maggio 2009)

CONGO-RWANDA: GUERRA INFINITA

I Grandi Laghi africani sono teatro di guerra da oltre 12 anni. Le ricchezze dell’Est della Repubblica Democratica del Congo attirano la cupidigia dei paesi vicini. Le connotazioni etniche diventano strumentali alla rapina delle risorse. Dopo l’ultima scintilla nel Nord Kivu forse qualcosa sta cambiando. Storia di un generale (tutsi) congolese, al servizio del Rwanda. © Missioni Consolata (aprile 2009)


GEOPOLITICA DI UNA CRISI – COME I PROCESSI DI PACE POSSONO ANDARE STORTI

Non c’è caso più emblematico al mondo per raccontare come stia rapidamente cambiando la geopolitica mondiale: la Repubblica Democratica del Congo, con la sua ennesima crisi, mostra un condensato di tutti i mali e di come mutino le convergenze affaristiche e strategiche globali. In pochi anni, quello che veniva letto come uno scontro tra Usa e Francia per il controllo delle ex colonie e delle loro risorse è diventato un fronteggiarsi per interposta persona tra l’Occidente ed i colossi asiatici, in forte espansione ed affamati di materie prime.  © Missione Oggi (febbraio 2009)


FUMETTI RAZZISTI?
Divampa la polemica contro Babar e Tintin
Due celebri personaggi dei fumetti d’autore, il vagabondo Tintin e l’elefantino Babar, sono finiti sotto accusa per i loro presunti pregiudizi razziali. Cose serie, altroché. © Africa


I TESORI DELLA SKELETON COAST
Dal mare della Namibia affiorano preziosi forzieri
La Skeleton Coast è un luogo unico al mondo, sapientemente sfruttato dalla Namibia a fini turistici: dalla capitale Windhoek partono piccoli aerei che portano i facoltosi turisti a caccia di emozioni fino alla costa, per sorvolare i relitti. © Africa


L’ALTRA FACCIA DI CASTEL VOLTURNO
Abba, a Milano. E i sei africani a Castel Volturno, ghanesi, togolesi e liberiani: Antony Julius Francis, status di protezione umanitaria; Ababa, proprietario della sartoria dove è avvenuta la strage, 120 colpi sparati alla cieca con pistole e mitra; Akey, di professione barbiere; degli altri non si trova neanche il nome. Vittime anonime di una violenza ingiustificata.
Proprio a Castel Volturno, feudo incontrastato dei clan camorristici, lavora da anni padre Giorgio Poletti, comboniano. La sua abitazione sta a trecento metri dall’”American Palace”, palazzone cadente in cui trovano riparo centinaia di africani che lavorano sfruttati e malpagati nel sottobosco casertano. Padre Giorgio è l’unico sacerdote in Italia con il mandato “ad personam”, incaricato dodici anni fa della cura pastorale degli immigrati dal vescovo di Capua. Tra i suoi parrocchiani, nigeriani, ghanesi e alcune altre piccole comunità. Nella sua parrocchia si celebra da anni in inglese, polacco, ucraino, si fa catechesi, si offre l’aiuto della Caritas. Ma soprattutto si porta avanti la difesa dei diritti degli immigrati. Qualche anno fa lui e p. Franco Nascimbene si erano incatenati alla questura di Caserta e avevano lanciato l’iniziativa del “permesso di soggiorno in nome di Dio”. © Missione Oggi (novembre 2008)

PICCOLI UOMINI, GRANDI INQUIETUDINI. Pigmei: la difficile via dell’integrazione

I pigmei sono stati tenuti per secoli in stato di emarginazione e servaggio dalle popolazioni bantu. Negli ultimi decenni è cominciato il loro inserimento nella società congolese, grazie anche a organizzazioni non governative (ong) locali. Un processo lento, che richiede il riconoscimento della cultura e maggiore rispetto dei diritti umani di più abitanti delle foreste equatoriali africane. © Missioni Consolata (luglio-agosto 2007)

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